
Nonostante gli effetti della pandemia sul mercato hospitality, l’interesse nei confronti del settore rimane alto, sia per strutture di vera qualità sia per operazioni fortemente value add.
I prezzi offerti dai potenziali acquirenti risentono del rischio e della limitata disponibilità di finanziamenti al settore da parte del sistema bancario.
Le strutture troppo obsolete e non in linea con le richieste del mercato dovranno essere riqualificate.
Se si aspetta troppo a lungo per riqualificazioni, riconversioni, revamping, si rischia di interrompere l’attività durante i periodi chiave di ripresa economica mentre la concorrenza accelera il passo.
Decidere quando e come affrontare questa decisione sarà una delle sfide più significative che gli investitori si troveranno a gestire.
Chiunque abbia capitale, e sia disposto ad assumersi il rischio, nei primi mesi di quest’anno avrà il vantaggio di riposizionarsi in un futuro contesto di ripresa.
La volatilità del comparto alberghiero aumenta il livello di rischio che viene abbassato solo dalla qualità, dalla dimensione e dalla centralità dell’immobile, oltre che per l’affidabilità dell’operatore.
Bonus Facciate: lo strumento per creare valore
Come abbiamo visto, gli investitori oggi mostrano il loro interesse soltanto per le strutture di qualità, capaci di generare valore e rendimenti attesi più alti.
Per rispondere a tale esigenza entra in gioco il Bonus Facciate, ovvero la “Detrazione per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti” prevista dall’articolo 1, commi da 219 a 224 della legge 27 dicembre 2019 n. 160 (Legge di bilancio 2020).
Si tratta di un’agevolazione fiscale, che consente di usufruire del credito d’imposta per il recupero e il restauro della facciata esterna dell’edificio.
Tale agevolazione riguarda dunque le opere effettuate esclusivamente sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.
La detrazione è riconosciuta nella misura del 90% delle spese documentate, sostenute durante l’anno 2020 e l’anno 2021 ed effettuate tramite bonifico bancario o postale, senza limiti massimi di spesa o detrazioni.
La circolare n. 2/E del 2020 ha inoltre evidenziato che è possibile fruire del bonus facciate anche per le spese sostenute per i costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi ammessi alla detrazione.
Nuovi Progetti Hospitality: quanti e quali sono?
NiiProgetti, l’osservatorio che monitora i progetti edili in corso di realizzazione in Italia, sia di nuova costruzione che in ristrutturazione, dalla fase di programmazione a quella di esecuzione, nel periodo 2020-2022 sta monitorando quasi 8.000 sviluppi nel settore terziario.
Di questi 1.421 sono riconducibili al solo settore turistico alberghiero, con 232 progetti in esecuzione e 472 in progettazione.
Da una recente rielaborazione dei dati di possesso del Dipartimento di Ricerca di World Capital, dovrebbero essere oltre 1.700 le camere in apertura per quest’anno. Più di 2.500 nel 2022 e oltre 20 operazioni già in pipeline per il 2023. Di tutti i nuovi hotel quasi il 40% appartiene alla fascia alta del mercato. Roma, Firenze, Milano, Venezia e la campagna Toscana tra le destinazioni più apprezzate.
Per gli investitori privati le destinazioni leisure guidano gli investimenti, soprattutto il mare e la montagna. Si tratta sostanzialmente, ancora una volta, di operazioni di valorizzazione.
Da qui ai prossimi tre anni si prevede l’apertura di importanti progetti come Six Senses Tuscany Antognolla e Roma, Anantara Roma, 25Hours Firenze, Movenpick Villa Pamphili Roma, Tribe by Accor Mestre-Venezia, MGallery Habita 79 Hotel & Spa di Pompei, Gran Melia Milano, Grand Universe Lucca che entra Autograph Collection, Delano Porto Cervo, Rosewood Porto Cervo, Rosewood Roma e Rosewood Venezia, Langham Venice, CitizenM Rome Isola Tiberina, The Carlton Milano di Rocco Forte Hotels, Four Seasons in Puglia, Belmond ad Ostuni in Puglia, Orient Express Hotel de la Minerve a Roma. Four Season di Milano, Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, Grand Hotel Gabrielli di Venezia, Hotel Londra di Firenze e Hotel Ancora di Cortina in parziale ristrutturazione.
Sentiment che si conferma in positivo anche per i prossimi mesi con in previsione altre interessanti operazioni.