Open space
L’open space è uno “spazio aperto”, una tipologia di immobile che permette di avere spazio e luminosità, da non confondere con il loft.
Oltre ad una maggiore luce, volume, uno spazio aperto genera molta più ariosità diventando così una struttura più facilmente vivibile, soprattutto se adibita ad essere un ufficio.
Infatti passare 8 ore al giorno in uno spazio grande e privo di pareti ha dei benefici anche sulla psiche della persona, soprattutto se le mansioni da svolgere sono molto pesanti intellettualmente.
Optando per questa tipologia di struttura si possono recuperare diversi metri quadri all’interno del proprio immobile.
Questo però unendo i locali e abbattendo i muri divisori, si genera uno spazio più grande e che può ospitare una sistemazione personalizzata degli arredi.
Negli ultimi anni, per determinati settori immobiliari come quello ad uso ufficio, la tipologia dello spazio aperto e senza muri divisori è quella privilegiata. Questo soprattutto per via della diffusione dello smart working, un modo di lavorare che non implica la suddivisione in uffici e scrivanie preimpostate.
Uno dei requisiti fondamentali è la pianta aperta.
Open space: il vantaggio
Tale soluzione genera dei benefici dal punto di vista energetico, sia per l’illuminazione che per il riscaldamento.
E lo svantaggio?
Elementi sfavorevoli sono la limitazione della privacy e la diffusione dei rumori, come i colleghi intenti in diverse chiamate e i classici “suoni” da ufficio.
Qual è la differenza con il loft?
Il loft è uno spazio molto grande che è stato trasformato in abitazione, ma in origine era un locale industriale o commerciale.
L’open space, invece, è uno spazio composto da diversi locali uniti e non divisi da muri, ma la sua destinazione d’uso è la stessa, non subisce alcuna trasformazione.
5 motivi per scegliere un open space:
1) Maggiore luminosità
2) Predisposizione alla socializzazione
3) Maggiori interazioni
4) Spazio flessibile e modulabile
5) Predisposizione alla multifunzione